Quando veniamo traditi…

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Il tradimento è una delle esperienze più dolorose che ci possano capitare. Quando veniamo traditi, viviamo un senso di inutilità e di desolazione perché il tradimento da parte di chi amiamo ha il potere di incrinare il nostro amor proprio, la nostra autostima.

Scoprire di essere stati ingannati ferisce il narcisismo personale, ci sentiamo messi da parte, sostituiti, annullati. All’improvviso avvertiamo quell’impossibilità di essere amati incondizionatamente, di essere unici e insostituibili per il nostro partner.

Lui ha guardato, desiderato, avuto un’altra donna. Dopo l’incredulità del primo momento, veniamo sopraffatti dalla rabbia, dal desiderio di fare sentire al mondo il nostro grido di dolore. Superare l’infedeltà da parte di chi amiamo non è certo facile e tornare ad avere fiducia sembra impossibile.

Il tradimento attuale, spesso  ne risveglia uno antico, quello del proprio genitore, vissuto come distante e indifferente alle  nostre richieste d’amore, intaccando così la nostra già fragile autostima.

Ma perché veniamo traditi? Nonostante l’adulterio sia stato da sempre condannato e represso dalla nostra cultura e dalla nostra religione, la potenza e l’imprevedibilità delle pulsioni sessuali hanno però, avuto la meglio anche sui più terribili divieti, si può ormai quasi affermare che la vera trasgressione sia rimanere fedeli!

La tentazione erotica per un’altra persona appare come trasgressione e desiderio di un’avventura, qualcosa di nuovo che sia in grado di regalarci un brivido diverso, qualcosa che ci faccia sentire le farfalle nello stomaco e che ci faccia sentire irresistibili.  Che cosa spinge molte persone a tradire? Nella maggior parte dei casi, semplicemente la noia.

“Mentre lo facevo pensavo a te”; “Avevo bevuto”; “Fa più male a te che a me”; “Con lei è stato solo sesso, con te faccio l’amore”…  queste sono spesso le parole che si sente dire chi è stato tradito e che di certo non aiutano a superare il dolore, la rabbia e a volte il senso di colpa che affligge chi subisce un’infedeltà.

Spesso il tradimento è qualcosa di atroce per chi lo subisce, ma è una delle poche esperienze che ci riporta con i piedi ben saldi al suolo, che ci fa scendere dal piedistallo, che ci riporta dritti a noi stessi che ci rende consapevoli dei nostri limiti e della nostra fragilità. Ci ricorda che niente in questa vita è scontato e ci da l’opportunità di vedere se siamo capaci di perdonare oppure no, se siamo abbastanza forti e solidi da riuscire a passarci sopra o se siamo pronti a  ricominciare a vivere da soli.

Il tradimento ci mette davanti ad un bivio importante che è quello dove si tovano due parti di noi che ci appartengono, la nostra parte narcisista ed estremamente fragile e la nostra parte che riesce a mettersi in discussione ed è pronta  ad imbattersi nella sofferenza e nella riflessione, ovvero la nostra parte più autentica, che non ha paura di confronti perchè non teme rivali.

Ma come riuscire a sopravvivere ad un tradimento?

  • Prendere il tradimento come un’occasione per riflettere su se stessi e sulla propria relazione, su cosa si desidera veramente.
  • Concedersi del tempo per riflettere, forse dimenticare sarà impossibile, ma il tempo ci aiuterà ad essere più lucidi e meno arrabbiati.
  • Pensare a se stessi. Dedicarsi ai propri interessi, alla cura del proprio corpo a ciò che piace veramente e che ci possa far trascorrere dei momenti piacevoli che siano solo nostri. Riprendersi i propri spazi aiuta a migliorare la propria autostima.
  • Pensare a qualcosa che ci gratifichi davvero. Svolgere attività creative aiuta a spostare i nostri pensieri da “lui”o da “lei” e ad incanalare le nostre energie verso aspetti più salutari. Senza considerare che potremmo scoprire nuove passioni a cui dedicarci!
  • Praticare sport. L’attività fisica ci rende più belli e sereni e non per ultimo, ci aiuta a contenere l’aggressività e l’ansia.
  • Prendersi cura di un animale. Giocare con un cane o con un gatto ha effetti positivi per il nostro benessere psicofisico dovuto al gioco e al divertimento.
  • Pensare che il fatto di essere state traditi, non ha nulla a che fare con la nostra bellezza e unicità. Spesso infatti si tradisce solo per il gusto di farlo e di sedurre.
  • Domandarsi se si è in grado di perdonare davvero il partner o se restare con lui è solo un modo per non stare da soli.
  • Stilare una lista dei vantaggi e degli svantaggi nel continuare la relazione.
  • Se decidiamo di perdonare, evitare di assillare il partner con domande sull’

altro. Sapere i dettagli più intimi non servirà a farci stare meglio e, cosa più importante, non cambierà la realtà.

  • Comunicare i propri sentimenti utilizzando la prima persona, ad esempio: “io mi sento ferito quando tu…” ed evitare invece di dire: “tu mi ferisci quando…”. In questo modo non si rischia di peggiorare la situazione colpevolizzando eccessivamente l’altro aiutando a migliorare la comunicazione
  • Pensare che non si può avere il controllo su tutto e tanto meno sul partner.
  • Evitare di colpevolizzarsi. Se si è stati traditi, è meglio parlarne insieme e individuare il problema, che spesso appartiene alla coppia.

Dott.ssa Gabriella  Seghenzi

Psicologa-Psicosessuologa

Fonte: http://www.gabriellaseghenzi.it