Italiane, single per scelta

girl_0Le 10 motivazioni per restare soli

Ci sono gli “sfortunati in amore”, quelli “troppo esigenti” e quelli “troppo stressati”, gli “estremamente timidi” e i “solitari”…in comune hanno una cosa però: sono tutti single. E il più delle volte per scelta. Il fenomeno, che molti sociologi definiscono la “rivoluzione culturale dei single” e che coinvolge donne e uomini, sembra in costante crescita. In Europa una famiglia su tre conta un solo componente.

Il tedesco Bild, che al tema ha dedicato un servizio, non ha dubbi, la condizione di single è ormai uno status tanto diffuso quanto quello della coppia. In Germania come in Italia.

E da un recente sondaggio ISPO per il Corriere della Sera si apprende che il 2006 è stato l’anno dei record di divorzi, tra le principali ragioni che portano a scegliere definitivamente lo statuto di single. Ma non il solo.

La sociologa e psicologa tedesca Lisa Fischbach identifica su Bild ben 10 identikit di single, tracciando dieci motivazioni che portano a scegliere o a subire la condizione di “singletudine“.

Al primo profilo appartengono “gli sfortunati“, quelli che non incontran mai la persona giusta e per i quali l’anima gemella ormai è diventata una chimera. Ci sono poi “gli esigenti”, che hanno troppe aspettative nei confronti di un ipotetico partner e quindi non si accontentano e non sono mai soddisfatti di chi incontrano.

Gli stressati, troppo impegnati per andarsi a cercare un partner e i timidi, che non si azzardano neppure a cercarselo. Per i solitari invece, con una vita sociale molto ridotta, che preferiscono starsene in casa piuttosto che uscire, è difficile persino incontrarlo un ipotetico partner. I “troppo sicuri di sé” sono invece destinati alla solitudine perché “spaventano” con la loro arroganza e sicurezza.

I nostalgici non riescono a staccarsi dall’immagine del loro ex partner e rimangono impigliati nel passato senza riuscire a costruirsi un futuro. E ci sono poi i “poveri” che credono siano i soldi a fare la differenza e siccome loro non ne hanno si considerano tagliati fuori dal giro.

Infine coloro che si sentono troppo “brutti” o poco attraenti per “rilanciarsi” sul mercato e i “convinti” per i quali la condizione di single è una scelta ben ponderata e giusta.

A questa ultima categoria appartengono soprattutto le donne italiane. Almeno stando ad un sondaggio del settimanale Grazia. Il 52% delle single italiane rinuncerebbe infatti, secondo i dati raccolti dall’istituto di ricerca triestino SWG, volontariamente alla vita di coppia e più della metà non vivrebbe neppure da sola preferendo stare ancora a casa con i genitori.

Il sesso? Ne fanno generalmente poco e una su cinque si astiene completamente dal farlo. Il 65% aspetta il principe azzurro ma non è disposta a fare sacrifici per un uomo, e proprio per questo una su tre preferirebbe avere un figlio da sola. Sono convinte della loro scelta, ma c’è solo una cosa che invidiano alle relazioni di coppia: l’amore. Tuttavia, anche se per scelta, la vita “solitaria” è vissuta praticamente come una fase transitoria ed è il 65% del campione ad affermarlo; di queste, inoltre, la stragrande maggioranza aspetta solo di trovare la persona giusta, l’unica talmente speciale per cui si potrebbe cambiare la propria vita. Chi invece è single “definitivamente” è perché ha trovato un equilibrio: tuttavia c’è anche una parte di queste donne che ritengono gli uomini “utili”, ma da frequentare solo di tanto in tanto.

Sembra che essere single sia una scelta di comodo per fuggire dalle responsabilità, e invece il 41% delle donne dice che la vita è molto più difficile per chi è da sola, proprio perché non si partecipa in due alla risoluzione dei problemi. La cosa che più le spaventa del vivere con un uomo è l’essere diversi, l’essere costretti a dover sempre mediare per trovare le soluzioni.

Cosa manca di più? Per l’84% è il poter condividere i momenti più belli della vita con la propria anima gemella, anche se forse prevale su questo la paura del compromesso e la conseguente limitazione di libertà. E sono due i motivi che essenzialmente creano invidia alle italiane solitarie: l’amore reciproco che c’è in una coppia e la condivisione di progetti comuni per il futuro. E quando la condizione di single pesa, nei momenti di tristezza il 52% si distrae coltivando un hobby e il 44%, invece, si consola con le amiche.

Fonte: http://www.tgcom.mediaset.it