La responsabilità del comunicare

direct_communication_marketingC’è un principio della comunicazione che mi sta molto a cuore ed è questo: < Il significato di una comunicazione è la risposta che riceviamo >.

Quante volte ci è capitato di sentire qualcuno che diceva: “Ho parlato con lui, ma proprio non capisce. Gli ho ripetuto il concetto in tutte le salse, ma non ci sente da quell’orecchio!”. Questo è il classico esempio di un messaggio che è caduto nel vuoto dell’incomunicabilità.

Il principio di cui parliamo ci offre una chiave per capire dov’è finito il messaggio che non è arrivato a destinazione. Se la risposta della persona che vogliamo informare o convincere è assente oppure è diversa da quella che attendiamo, il significato della comunicazione è uguale a 0. Una formuletta semplice semplice che ci mette in gioco in modo totale nel processo comunicativo.

Siamo noi i primi responsabili dell’esito delle nostre parole. Questo significa che da un lato siamo molto fortunati ma, dall’altro, adesso sappiamo che addossare sugli altri l’accusa di “non aver capito” è una solenne fesseria. Possiamo dirci fortunati perchè, se la responsabilità è nelle nostre mani, possiamo procurarci tutti gli strumenti necessari per chiarire il nostro messaggio e per renderlo più efficace. Il primo passo da fare in questa direzione è indossare i panni dell’altro: ascoltiamo le sue parole, guardiamo i suoi occhi e il suo corpo per capire quello che si aspetta da noi. A questo punto, se siamo stati capaci di < vestirci > con il modo di essere dell’altro, allora smetteremo di dire che “non ha capito”: non vorremo darci degli stupidi, vero?

La capacità di ascolto e di scelta della strada giusta non sono abilità magiche. Lo diventano se si impara ad usarle bene, con l’esercizio e con l’umiltà nel riconoscere anche la propria responsabilità in una comunicazione che non ha funzionato.
di Linda Scotti

Fonte: http://www.comunicobene.com