La Depressione

La depressioneLa Depressione è una grande piaga del mondo moderno. Porta ad una resa dell’anima che rinuncia ad evolversi dando retta ad una mente che si rifiuta di reagire alle difficoltà della vita.

La depressione arriva quando la mente si è abituata a pensare di essere troppo debole per reagire alle sfide della vita, quando i pensieri negativi prendono il sopravvento e quando la tristezza è diventata qualcosa di piacevole. Ma, attenzione, la depressione può essere usata anche come mezzo per far sì che chi ci circonda ci presti attenzione.

Non si nasce depressi, ma lo si diventa attraverso reiterati pensieri negativi.

Il vivere in una famiglia in cui vi sono stati esempi di depressione o di debolezza e di fuga nell’affrontare la vita facilita il divenire a propria volta depressi. Perché? Perché – come abbiamo visto in altre occasioni – si tende a ripetere ciò che ci è familiare.

Chi ha facilità ad assumere comportamenti depressi?

* Chi da bambino si è sentito trascurato emozionalmente, o fisicamente.

* Chi si sente in colpa.

* Chi è nato con un parto difficile maturando il pensiero: “Io non merito di vivere perché ho fatto soffrire mia madre”.

* Chi soffre di “pulsione di morte” a seguito di un parto difficile in cui ha rischiato di morire lui/lei o la madre o ha vissuto con persone terminali o ha avuto lutti in famiglia.

* Chi ha avuto una educazione fortemente repressiva o fortemente permissiva durante la quale ha maturato il pensiero: “Io non sono importante per nessuno”.

* Chi ha trascurato il suo corpo e/o il suo spirito (troppo lavoro, troppo stress, poca attenzione a se stessi).

Il pensiero ha la forza di realizzarsi sempre, e il dialogo interno, la comunicazione interpersonale negativa e le azioni confermano il pensiero iniziale (“io non merito di vivere”) facendo sì che si realizzi.

La depressione conduce al buio, impedisce all’anima di evolversi e di accettare la Luce.

I miei suggerimenti alle anime che brancolano nel buio e alle menti ottenebrate dalla depressione sono i seguenti:

Cambiate la credenza che avere un atteggiamento da depressi porti l’attenzione del vostro mondo su di voi: le persone che vivono accanto a chi soffre di depressione sono stanche, e vengono trascinate a loro volta verso vibrazioni basse. Chi soffre di depressione “succhia” energia a chi gli sta accanto, e non favorisce amore, ma stanchezza e tristezza, creando intorno a sé un ambiente insano che favorisce l’ombra e allontana la Luce.

Cambiate la credenza che la malinconia e la tristezza siano “romantiche” o piacevoli: sono solo emozioni che allontanano le persone, anche quelle che ci amano.

Allenatevi a cambiare il vostro dialogo interno: sostituite ad uno ad uno i vostri pensieri negativi con pensieri di vita. Ripetetevi farsi come: “Io merito di vivere”, “Io sono al mondo per uno scopo”, “Tutti desiderano che io viva”.

Allenatevi a parlare usando solo frasi positive. Ogni frase che si pronuncia ha la capacità di manifestarsi concretamente. Se usate frasi come: “Non ce la faccio… è difficile vivere… Non ne posso più… Nessuno mi capisce Non sai quello che provo… ecc.” attirerete a voi questa realtà. Scegliete quindi di smetterla di lamentarvi e piangervi addosso e parlate in maniera propositiva: “Posso farcela… Per me questa è una sfida che supero con facilità… Questa è una bella giornata… È bello stare con te! Oggi mi sento rinnovato/a… Oggi sto benissimo, Ho voglia di ridere…. ecc.”.

– Fate una “cura” di risate: leggete libri comici, guardate film comici. Evitate di guardare i telegiornali e di leggere i quotidiani fino a quando non vi sentirete positivi completamente.

Perdonate voi stessi, poi vostra madre, vostro padre.

– Iniziate a scrivere un “Diario di Luce”, dove man mano che vi verranno alla mente i pensieri negativi: “Non merito di vivere”, “Io non merito niente di buono”, “La vita è difficile e io non ho la forza per viverla”, “A nessuno importa niente di me”, “Non posso essere amata/o da nessuno”… e anche: “Stamattina ho pensato che non ho voglia di uscire di casa…” , ecc. scriverete sul quaderno i corrispondenti pensieri positivi: “Io merito di vivere”, “Ho intorno a me persone che mi amano”… “Scorro attraverso la vita con facilità”, ecc.. Usate il diario ogni volta che compaiono pensieri negativi (tenetelo a portata di mano, in borsa, sul tavolo, sulla scrivania in ufficio).

Allenatevi all’esercizio fisico: la depressione è contraria a qualunque movimento fisico, soprattutto se verso l’alto. Mettetevi in piedi la mattina appena alzati e ridendo (o provando a ridere) fate alcuni salti verso l’alto dicendo ad alta voce: “Io oggi sono positivo/a e felice!”Appena avete l’occasione saltate verso l’alto con le braccia in su, accompagnati da una musica allegra.

– Mentre andate al lavoro o quando uscite camminate a passo veloce respirando con attenzione e ripetendo mentalmente: “Merito di vivere con gioia!”.

– Ogni volta che siete tentati di rimanere su una poltrona fissando il soffitto o a letto, prendete il diario e scrivete e poi alzatevi e saltate… o saltate …poi uscite.

– La sera prima di addormentarvi e la mattina prima di alzarvi portate l’attenzione a ricordare un momento in cui eravate in perfetta forma e visualizzate quel momento con tutta l’intensità che potete, con i colori luminosi, sentendo gli odori, e provando quelle emozioni. Quando avete ben chiara nella mente quell’immagine, tenetela in un angolo della mente, poi visualizzate voi stessi come siete ora (nello stato di tristezza), quindi molto velocemente mentalmente sostituite l’immagine attuale con quella positiva che avevate visualizzato prima. Fatelo 7 volte al mattino e 7 volte la sera. Dopo ogni volta riaprite gli occhi e poi richiudeteli.

Suggerimenti per chi vive con familiari che soffrono di depressione:

* Non cedete al ricatto di restare accanto a loro mentre sono tristi.

* Fate capire loro che preferite stare con loro quando sono positivi.

* In casa siate gioiosi e mantenete l’ambiente luminoso, ben areato e sereno

* Visualizzate la persona che soffre di depressione immersa in una luce bianca e ogni volta che pensate a lei immergetela in una doccia di luce.Aiutatela a ricordare i momenti più piacevoli della sua vita, chiedetele di raccontarveli. Bloccatela quando inizia a lamentarsi o a parlare di cose negative e riportate l’argomento sul positivo, raccontando voi cose positive.

* Rivolgetevi alla sua parte sana, bambina e gioiosa e proponete giochi che si facevano da bambini.

* Non assecondate lo stato di tristezza e non fate sì che la persona che soffre dipenda da voi. Mantenete lo stato di libertà reciproca.

La depressione è uno stato della mente e come tale può essere modificato.

Non esistono situazioni dalle quali non si possa uscire.

Ogni anima ha diritto a vivere la vita fino in fondo, fino al termine che si è dato per svolgere un compito, rifiutarsi di vivere crea solo nuovo karma e ferma l’evoluzione.

Aiutiamo chi soffre di tristezza a tornare alla luce prima che la tristezza si trasformi in depressione e aiutiamo chi è caduto nella trappola della depressione ad usare la sua sensibilità trasformandola in compassione e amore per se stesso e per gli altri.

Fonte: http://www.lamentemente.com/2009/06/07/depressione-atteggiamento-tristezza/