Relazioni virtuali e sofferenza reale

relazioni virtuali sofferenza reale

La solitudine nel web è molto diffusa. Diverse persone hanno trovato un modo per ovviare al problema dell’essere soli, “creando” un rapporto virtuale sul quale hanno riversato le aspettative e tutti i sentimenti di un rapporto vero e proprio, con un unico problema, la persona è all’altro capo di un filo o di un video.

Il problema è un problema diffusissimo purtroppo e fa sì che si creino sofferenze che di virtuale hanno poco.
Tuttavia in questi casi si è creato un rapporto che non è sano, in quanto è basato sull’idealizzare la persona che sta parlando o scrivendo con te, senza conoscerla veramente.
La persona può essere sincera o meno, può essere quella che dice di essere o meno e tu non lo saprai mai.

Quando ci si dispone ad avere un rapporto via web, si dà al compagno/a il meglio di sé, a volte soprattutto se si vuole creare un’amicizia ci si scambiano affinità, gusti comuni, interessi, a volte solo una conoscenza più superficiale. Ma, quando c’è di mezzo la solitudine scatta l’illusione e scattano le aspettative. Ci si aspetta che conoscendosi a fondo un po’ di più, giorno dopo giorno ci si innamori, ci si possa vedere, si possa creare una coppia.

Ma in fondo se ne ha paura, si ha paura di confrontarsi con la realtà, con la difficoltà o con l’amore reale. Così come quando si instaura una relazione a distanza, quando ci si incontra è sempre tutto bello. Infatti quando ci si incontra via mail o chat o telefono o microfono o web cam si cerca di dare all’altro il meglio di sé, insieme ad un po’ di quotidiano.
Ma affrontare una vita in comune, è un’altra cosa e questo fa paura.

C’è chi lavora tanto e non ha tempo di relazionarsi socialmente uscendo con amici, c’è chi ha un matrimonio non felice, c’è chi ha un fidanzamento o una convivenza non felice. C’è chi da troppi anni vive solo/a. C’è chi è introverso, c’è chi è timido, c’è chi però pur non essendo introverso o timido ha “paura” di affrontare un rapporto perché richiederebbe impegno, dedizione, attenzione e anche sacrificio e dono di sé.

In questi casi si instaurano rapporti che sono “surrogati” di ciò che ci manca, ma in un certo qual senso sono pericolosi, sia per chi li vuole, ma anche per l’altro. Dietro l’abitudine, si cela l’attaccamento, e dietro l’attaccamento si cela la gelosia, l’esclusività ecc. Cose di cui abbiamo parlato.

Un rapporto di “amore virtuale”, intendo tra persone che – come mi hai detto – da tre anni si sentono, si scrivono, ma non si sono mai incontrate è un surrogato dell’affetto, della tenerezza e impedisce all’amore reale, tangibile, di arrivare, perché la mente e in certi casi anche il cuore è impegnato in qualcosa che di fatto non esiste.

Le due persone non sanno se l’odore dei loro corpi sarà compatibile, se il bacio farebbe loro piacere o ribrezzo, se i loro volti si piacerebbero. Non sanno quali sono le abitudini di vita di giorno e di notte e non sanno nulla l’uno dell’altro. Ma idealizzano attraverso ciò che scrivono un “essere ideale” che riempie le loro fantasie e fa loro credere di non essere sole, creando di fatto una solitudine e un vuoto sempre più grandi.

Vi ho chiesto di iniziare questi colloqui e di metterli in Internet perché voi non sapete quante sono le situazioni di disperazione come questa che si sono create, non sapete quanti suicidi ci sono stati per amori creduti reali. C’è parecchia energia negativa perché le persone pensano di star bene perché ascoltano la voce di qualcuno o leggono ogni giorno mail o chattano e si sentono appagate di un rapporto che non esiste.

Potete dire a questa persona che inizi il suo risveglio, che esca da questa dipendenza e anche dalla dipendenza in generale di Internet, lei si sta impedendo di vivere una vita reale dove incontrare persone tangibili e dove creare una coppia.
Sta continuando a proseguire un sogno che peraltro è solo nella sua testa. Quest’uomo ha giocato per un po’, poi è rientrato in se stesso. E’ dispiaciuto di vederla star male, ma niente di più.
La dipendenza da questo genere di rapporti che non sono né conoscenza né amicizia non è positiva.

Ci sono diversi modi per incontrare persone, possono anche incontrarsi via Internet, ma proseguire un surrogato di rapporto non fa bene a nessuno.
Lei però non ha abbastanza fiducia in se stessa per credere di poter instaurare un rapporto e, tra le occasioni che potrebbe avere, sceglie i rapporti dove non c’è futuro.
Perché?

Come ho detto, Internet è un grande strumento e può dare molto per la crescita spirituale e personale di molte persone, vista la diffusione immediata che possono avere tutti gli strumenti collegati al web.
Ma uno strumento virtuale non può essere il sostituto di un incontro di coppia reale. Qui sta l’errore che si sta commettendo.

Per paura di affrontare il peso, o la difficoltà di un rapporto reale oramai sempre più persone si “chiudono” alla vita restando appagate da un rapporto solo virtuale.
Fino a che si tratta di conoscersi o fare amicizia o scambiarsi conoscenza o insegnamento o esperienze, può anche andar bene, ma l’uomo e la donna sono stati creati per incontrarsi, amarsi, procreare, creare una famiglia, vivere insieme. Sia esso un rapporto karmico o un rapporto di Anime Gemelle, così è stato voluto che fosse.

Se il creatore avesse voluto che ci incontrassimo nell’etere, ci avrebbe lasciati spiriti.
La paura che chiude il cuore, e offusca la mente, sta invadendo il mondo. Quando si sta bene, quando come o detto i bisogni primari sono soddisfatti, si ha paura di soffrire, non si è abituati in questo mondo a lottare, a soffrire e a volte basta anche una sola esperienza negativa per farci chiudere in noi stessi.
E’ in questi casi e in molti altri molto simili che si ricorre al web, agli incontri virtuali, e dove più c’è solitudine, più si creano illusioni.

Ecco perché questo terreno è pericoloso.
Sia perché illudendosi di avere compagnia, amicizia, conoscenze in web e avendole sempre a portata di mano, non si esce più e si evita di incontrare persone reali e quindi di fare scambi anche nella vita reale. Sia perché con questi strumenti è facile crearsi personalità doppie. Ci sono tante persone che dicono di essere ciò che non sono, Ci sono donne che in realtà sono uomini e viceversa. Ci sono situazioni completamente inventate.

Ci sono solitudini che pur di non restare soli si creano un carattere, una dedizione o un’accettazione che nella vita reale non hanno. Così come ci sono persone che tirano fuori tutta la loro sgradevolezza o volgarità perché sono nascoste da un vetro.

I pericoli nel web sono molti e di vario genere.
– l’illusione: un tempo i maestri indiani parlavano di maya. Illusione che quanto vedi/senti/dici/scrivi sia vero;
– la sostituzione: pensare di sostituire un rapporto reale di coppia o di amicizia con uno virtuale è una eresia;

– la falsità: la menzogna regna sovrana. Molti di più di quanto pensate si fanno passare per chi non sono, mentre chi li frequenta in web per anni si illude di aver parlato con una persona, in realtà ha parlato con un essere immaginario;– la perversione/la depravazione: qui ci vorrebbe un capitolo a parte;
– la rottura dei matrimoni: i rapporti virtuali hanno facilitato e stanno facilitando la rottura di matrimoni e l’incremento della solitudine;
– l’incremento della solitudine: illudendosi di avere conoscenze o amici o addirittura un partner, quando poi ci si accorge che non è vero, si rimane ancora più soli;
– i suicidi: tra le relazioni che si creano e che finiscono nel nulla (un blog che chiude, un contatto in chat che sparisce, un account che viene chiuso), si incrementa la solitudine, come dicevo, e nasce la disperazione, la depressione e i suicidi stanno aumentando;

Di contro ci sono diversi fattori positivi:
– si raggiungono milioni di persone in pochi secondi per trasmettere notizie, insegnamenti, positività;
– chi momentaneamente ha voglia di conoscere persone può farlo in maniera facile;
– chi vuole comprare/vendere può farlo velocemente (anche se così si perde il gusto del vedere, toccare, scegliere anche con altri sensi).

Fonte: http://jezael.splinder.com

Bibliografia