La Cellulite si combatte a tavola

La comparsa di cellulite è una questione principalmente femminile e viene determinata soprattutto da questioni ormonali.
L’accumulo di grassi focalizzato soprattutto a livello dei glutei e delle cosce è dunque fisiologico e la donna li accumula, diciamo necessariamente, come riserve ai fini riproduttivi.

La cellulite se non viene ridotta o eliminata, subisce anche un’evoluzione nel tempo, passando attraverso 3 distinti stadi. Nel primo è Edematosa cioè caratterizzata da gonfiore diffuso per accumulo di liquidi ristagnanti che, rimanendo la pelle morbida, si avvertono al tatto; nel secondo stadio è Fibrosa, in quanto la pelle è dura al tatto e presenta noduli diffusi (la famosa “buccia d’arancia”). Infine nel terzo ed ultimo stadio è Sclerotica, cioè indurita presentando avvallamenti e gonfiori molto evidenti, provocando, dolori agli arti inferiori che si accentuano pizzicando la parte colpita.

Questi tre stadi non equivalgono necessariamente alle fasce di età; tuttavia in tarda età è più probabile soffrire della cellulite di tipo sclerotica. Esistono anche dei fattori aggravanti alla cellulite come lo stile di vita, la mancanza di esercizio e le abitudini alimentari. Prestando attenzione a queste ultime e migliorando le nostre abitudini, è già possibile ottenere dei buoni risultati contro la cellulite.

Infatti non basterà applicare i principi alimentari in seguito elencate per risolvere il problema, sarà anche necessario associare una buona e costante attività fisica oltre a prestare attenzione al modo in cui si preparano i cibi. Infatti le verdure vanno mangiate preferibilmente crude o magari cotte ma non saltate nell’olio, la carne alla piastra è da preferire alla carne cotta in olio d’oliva.

I cibi che aiutano e prevengono

Ecco dunque alcuni principi da considerare e possibilmente rispettare, tenendo conto che la lotta contro la cellulite richiede attenzione e deve essere continua e costante nel tempo.

– Da evitare affettati e insaccati, carne grassa, cibi in scatola, salatini, superalcolici, bibite zuccherate e gassate, salse, maionese, burro, cibi fritti, merendine e snack.

Da preferire invece frutta fresca, verdura fresca, olio d’oliva crudo, pasta e riso con sughi non pasticciati, pane integrale, funghi, miele, pesce fresco, carne magra, frumenti e cereali, yogurt e latte magri.

Nel dettaglio segnaliamo la particolare utilità dei seguenti cibi che risultano ricchi di Potassio:
le banane, gli agrumi, il melone, le patate e i pomodori. Inoltre i frutti di bosco, come mirtilli ad esempio, contengono poi i “bioflavonoidi” che aiutano la micro-circolazione e l’ananas, ricco di fibre.

– Infine è meglio limitare e quindi dosare sale, dadi per cucinare, zucchero e caffè.

Fonte: http://www.paginainizio.com