Stress da regali di Natale

Cosa c’è di più bello del Natale, imbacuccati al freddo, magari non tutti, con l’atmosfera che, indipendentemente dalla proprie credenze religiose, pervade in tanti, in cerca di un luogo dove scaldarsi e subito energici e frenetici nell’attimo in cui si decide il regalo da donare alla persona importante o meno che ci sta vicino. Insomma, noi italiani, di fronte al Natale siamo diversi dagli altri, abbiamo mantenuto intatto infatti il fascino delle festività, nonostante la spinta propulsiva di una civiltà ipertecnologica votata ai consumi sfrenati e con essa, siamo riusciti persino a sviluppare una nuova patologia, l’ansia da regalo.

Sembra strano ma è così. Il Natale non è solo gioia e voglia sana di donare qualcosa, le festività di fine anno sono da più parti anche viste come ansia da regalo che si manifesta con l’irrefrenabile bisogno di acquistare il dono, di sceglierlo con cura ma al contempo vivere la scelta con quel minimo o massimo di insoddisfazione, certi del fatto di non aver potuto operare la scelta giusta. A Natale si litiga anche fra coppie, pure sul regalo da fare, troppo caro per uno, inutile per l’altro e poi il Natale è anche il momento dell’anno in cui forse più che mai ci si rende conto di come spesso guadagniamo troppo poco, per non riuscire a dare sfogo alla nostra smania di regalare, regalare e regalare e non essere mai da meno nei confronti degli altri.

Insomma, siamo riusciti a trasformare un periodo che doveva essere di letizia, a volte in un periodo di grande stress, come se ne mancassero…. lo dimostra il “salto mortale” che qualcuno di noi è solito fare al negozio sotto casa a tarda ora il giorno 24 dicembre per accaparrarsi l’ultimo regalo che era rimasto in sospeso.

E che tale ansia da stress sia tutt’altro che banale e poco diffusa, lo dimostrano le cifre, quando ci indicano che almeno sette italiani su dieci ne sono colpiti, anche se difficilmente lo ammetterebbero. Ce lo indica persino una ricerca promossa da “Nescafe’ Dolce Gusto” e condotta su 150 “esperti di regali” (direttori e responsabili di negozi, commessi, consulenti e personal shopper). Lo studio si chiama “il Dolce Gusto dei Regali” e ha voluto mettere in evidenza tic, manie e insicurezze degli italiani alle prese con i regali di Natale.

Se andiamo a fondo della ricerca scopriamo dell’altro. Fermo lo stress che riguarda come detto sette italiani su dieci esaminati, restano soltanto due italiani su dieci che affermano che il periodo natalizio è piacevole e bello da viversi, ben poca cosa, mentre il 15% lo ritiene addirittura un’occasione per evadere dai problemi.

Altro fatto curioso della ricerca è lo sguardo che i ricercatori gettano a proposito dell’approccio che i diversi sessi hanno nei confronti del momento dell’acquisto. Anche se basterebbe osservare i comportamenti di uomini e donne in questo periodo dell’anno per intendere bene come la ricerca anche stavolta abbia fatto centro. Ad esempio, guardiamo le donne, gioie e dolore dei negozianti. Secondo la ricerca, la donna italiana prima di acquistare deve girare almeno quattro, cinque negozi, al contrario dell’uomo che al primo negozio acquista, togliendosi il pensiero.

Poi vediamo quanto tempo la donna dedica alla scelta, anche più di un’ora, un uomo dopo mezz’ora se non ha acquistato ancora, schizza via fuori dall’esercizio commerciale come una saetta e pure infuriato per aver perso trenta minuti inutili del suo “prezioso” tempo! Poi tocca ai consigli richiesti al personale del negozio, con discussioni ciclopiche sull’opportunità di acquistare o meno quel regalo che già, generalmente la donna stringe forte in mano ben sicura della sua scelta. L’uomo va più sul concreto, paga e se ne va.

Dalla ricerca emerge anche un altro aspetto. Quasi quattro italiani su dieci non sanno cosa comprare, la percentuale per la verità sembrerebbe in difetto. Seguono più di tre italiani su dieci che non sanno dove recarsi a comprare, seguiti a loro volta da quasi due italiani su dieci che non sanno a chi regalare cosa, tolte le persone della famiglia e qualche amico intimo.
Risultato? “Per nulla preparati, caotici e stressati, gli italiani alle prese con i regali sono allo sbando. Il sogno? Qualcuno in grado di aiutarli e a cui delegare gli acquisti“.

Insomma: serve un personal trainer anche per comprare i giocattoli ai bambini. E se proprio non si riesce a districarsi in questo immane compito, sono sempre disponibili…..

Le cinque regole d’oro stilate dagli esperti

“Innanzitutto, programmare gli acquisti per tempo, evitando corse all’ultimo minuto. Pianificare la spesa e porre limiti di budget. Dividere i compiti e scegliere con cura i “compagni di shopping”, in base ad abitudini e gusti. Autogratificarsi un po’ durante la corsa agli acquisti e non dimenticare la tradizione, cercando comunque di rinnovare il proprio Natale, magari con regali “fuori dagli schemi””. E se non si riesce comunque a pianificare tutto, pazienza: il 24 dicembre i negozi sono ancora aperti fino al pomeriggio. A tutto si potrebbe anche aggiungere che i regali si possono anche pianificare, almeno qualcuno, via internet.

Manca un ultimo acquisto da fare dopo questo vero e proprio percorso ad ostacoli comportamentale. Che ne direste di aggiungere ai regali qualche buon ansiolitico da assumersi al bisogno. Oggi ce ne sono di tutti i tipi, in compresse, in gocce di diversi gusti, in confezione singola o tipo famiglia e per tutte le tasche. Insomma, pare questo il vero alleato per lo shopping natalizio!

Fonte: http://www.medicineblog.it

Bibliografia