Riscopriamo la gentilezza

Le grandi città non ci aiutano certo a essere gentili, neanche la vita frenetica. Pretendiamo gentilezza ed educazione, ma forse siamo i primi a non essere più attenti all’altro. Gentilezza è l’insieme di tante cose: di galateo, di cura, di sorrisi, anche di piccole rinunce.

Prendiamo l’esempio di un mezzo pubblico nell’ora di punta: troverete giovani e meno giovani comodamente seduti mentre anziani e ancora peggio, donne incinte se ne stanno in piedi. Il gruppo non aiuta, certo, si sa che gli adolescenti, anche per insicurezza e timidezza si barricano dietro un atteggiamento da “duri” e preferiscono passare per maleducati. Ma purtroppo capita anche a uomini e donne di non cedere il posto a determinate categorie.

Quindi, già da oggi, se siete seduti e di fronte a voi c’è un ragazzo con il gesso, una donna incinta, un signore anziano, non pensateci un secondo: alzatevi, e con un gran sorriso dite loro: “Prego”. Saranno gli altri che non lo hanno fatto a guardarvi con una vena di vergogna. Voi avrete fatto un gran bel gesto. Sappiamo quante volte i mezzi frenano, inchiodano, e se è difficile stare in equilibrio per un ragazzo con le scarpe da ginnastica pensate per un anziano o una donna gravida.

Imparate a salutare! Molte persone preferirebbero dare 100 euro piuttosto che salutare con un sorriso. Purtroppo capita sempre più spesso che non ci si saluti neanche più tra vicini di casa o di quartiere. Se nei paesi e nelle piccole città ci si saluta ancora, nelle metropoli non si sa nulla dei nostri vicini. Imparate a salutare con un gran sorriso e a chiedere se va tutto bene, domande facili ma che comunque gettano le basi per un eventuale rapporto di buon vicinato. Andate a fare la spesa nei piccoli negozi sotto casa: dal fruttivendolo e dal panettiere. Troverete tante persone, soprattutto anziane, che fanno “gruppo” perché clienti abituali. Vi troverete magicamente catapultati in un mondo fatto di “Lei come cucina la torta di mele?” oppure: “Ha mai provato con la vaniglia?”

Se siete al supermercato vale lo stesso discorso dei mezzi pubblici: le donne incinte dovrebbero usufruire delle casse apposite, ma non tutti i supermercati le hanno. Se poi dietro di voi c’è qualcuno che ha solo quattro articoli e voi avete un carrello per rifornire un esercito lasciatelo passare! Quando fate un dolce perché non ne portate un po’ al vostro vicino? Una volta era buona abitudine fermarsi per un caffè. Fa bene a tutti staccare la spina. Inutile arrivare sul lavoro con il broncio: ci dobbiamo stare per forza. Tanto vale iniziare salutando i nostri colleghi, chiedendo se va bene, come sta il figlio con la febbre, e facendo anche dei complimenti.

Quando chiedete una cosa, che sia un’indicazione, un chilo di pane, o qualcosa di lavoro, dite sempre “per favore” e ringraziate. Sembra facile, ma oggi sono parole in disuso. Al bar ringraziate sempre il cameriere che vi porta il caffè o il piatto: non è uno schiavo! Al semaforo è davvero necessario sbraitare se uno non parte subito appena scatta il verde? Potrete pensare: “Muoviti!”, ma che senso ha gesticolare e sventolare il dito medio? A voi non capita mai di non conoscere la strada? Siate comprensivi e immedesimatevi nell’altro, perché a tutti prima o poi capita di non conoscere una procedura, una via, uno sportello. Certo, troverete persone che vi faranno passare la voglia di essere gentili, altri che vi guarderanno come se foste un alieno, ma ricordatevi: la gentilezza è disarmante, e saranno gli altri a imitarvi.

Alcune azioni per essere gentili da subito:

  •     Quando iniziate una e-mail scrivete sempre il nome del destinatario e alla fine salutate con “a presto”, “ti penso”, “un   abbraccio”.
  •     In ascensore non state in silenzio, chiedete come va, in base alla confidenza, lasciatevi andare con qualche complimento
  •     Se arriva un nuovo vicino andate a dare il benvenuto con un bel dolce, soprattutto se ci sono bambini .
  •     Se uscite sul balcone non fate finta di non vedere il vostro vicino, salutatelo e complimentatevi per le piante che ha sul terrazzo
  •     Se farete dei lavori in casa è buona educazione appendere un avviso nell’ingesso della scala: avvertirete i vicini, scusandovi per i disagi .
  •     Chiamate la vostra amica che non sentite da tempo, state un’ora al telefono, come quando eravate ragazzine!
  •     Comprate una piantina, semplice, portatela a vostra madre, sorella, nonna, suocera, senza aspettare il compleanno .
  •     Alla posta esordite con un “Buongiorno”, sorridete e ringraziate. Non è una pratica così diffusa!
  •     Se per strada non si commette un’azione pericolosa e rischiosa, inutile accanirsi, inutile superare il vecchietto al volante guardandolo e gridandogli: “Stai a casa!”. Superate e via!
  •     Sul treno aiutate chi ha troppi bagagli da scaricare
  •     Smettete di dire parolacce
  •     Se vedete una persona che fa fatica a portare le borse della spesa, aiutatela
  •     Sorriso, grazie, prego, mi scusi, molto gentile, le sta molto bene, sono frasi che ci fanno già stare bene, usiamole in ogni situazione anche con i nostri famigliari, perché spesso siamo più gentili con gli estranei.

Fonte: http://www.girlpower.it

Bibliografia