Corri all’indietro, brucerai più calorie

Il retrorunning, a differenza della corsa, fa consumare un terzo di energia in più. Inoltre aiuta il sistema cardiovascolare e non fa male alle articolazioni.

Correre all’indietro fa meglio che correre e basta. Il retrorunning, insomma, apporta all’organismo più benefici del jogging tradizionale. O meglio: ai vantaggi per il corpo tipici della corsa, ne aggiunge altri. Ma vediamo di conoscere più da vicino questa particolare versione del classico footing o jogging.

I benefici della corsa all’indietro
Rispetto alla corsa tradizionale, correre all’indietro aumenta il consumo di ossigeno (84% contro il 60%), brucia un terzo delle calorie in più, migliora il funzionamento dell’apparato cardiovascolare, allevia il carico delle articolazioni, riducendo l’impatto del piede sul terreno.
Ma non è tutto. Correre all’indietro potenzia la muscolatura, stimolando i cosiddetti muscoli antagonisti (quelli che di solito non vengono sollecitati, per esempio i lombari, gli inguinali e il bicipite femorale), migliora la visione periferica, aiuta l’equilibrio e tiene alta la concentrazione necessaria per non cadere.

Come si corre all’indietro correttamente
Scegliete anzitutto le scarpe giuste: devono essere morbide, ma nello stesso tempo stabili, in grado cioè di sostenere bene la caviglia.
Quindi, individuate il terreno giusto: pianeggiante, meglio se asfaltato (ridurrete il rischio di inciampare in dossi, buche e sassi…). Evitate con cura le discese e la sabbia.
Cominciate a muovervi tenendo la schiena dritta, piegando poco le gambe e appoggiando la punta dei piedi. Aiutatevi con il movimento delle braccia. Procedete a piccoli balzi all’indietro. Consiglio: di tanto in tanto, voltate la testa da un lato, in modo da poter tenere d’occhio il percorso.
Cominciate con brevi sedute, perché l’organismo deve potersi adattare gradatamente al modo nuovo di correre. Iniziate percorrendo soli 50 metri, poi fermatevi, fate qualche saltello sul posto e ripartite in avanti: stessa distanza, stessa velocità. Con il passare dei giorni, aumentate progressivamente fino ad arrivare anche a 400 o 500 metri.

Fonte: http://staibene.libero.it

Bibliografia