Alcune notizie sul sale

Gli specialisti non si stancano di ripetere che bisognerebbe fare lo sforzo di ridurre al minimo, se non eliminare del tutto, l’abitudine di aggiungerlo ai piatti che si portano in tavola. Eppure, la maggior parte delle persone fatica a rinunciare al suo gusto sapido. Per aiutarsi, allora, si potrebbe lasciarsi affascinare dalle sfumature inusuali delle varietà più originali, usandone però solo un pizzico.

Pur restando fermo il concetto che va utilizzato sempre con moderazione, può essere curioso scoprire le caratteristiche e le proprietà di queste varietà particolari di sale che grazie alle loro specifiche caratteristiche e alle lavorazioni conservano i principi attivi che contengono.

Ecco quali sono le varietà di sale:
Blu di Persia: è un sale pregiato e molto raro. Il colore blu è dato dalla presenza di silvinite, una variante del reticolo cristallino del sodio. E’ incontaminato, privo di antiagglomerati, ricco di minerali e oligominerali. Ha un gusto decisamente salato, ma poco persistente, dal gradevole retrogusto speziato. Macinato al momento esalta la sapidità dei cibi.

Fior di sale della Camargue: è considerato prezioso quanto il caviale. Puro e integrale è molto ricercato dagli chef. Ricco di oligoelementi, nasce da acque marine incontaminate e si forma solo in determinate condizioni climatiche. La sua particolare consistenza lo rende ideale per perfezionare i piatti, esaltando la qualità degli ingredienti. Si scioglie subito.

Nero di Cipro: il sale estratto per evaporazione dalle acque dell’Isola di Cipro ha come caratteristica principale un cristallo dalla forma geometrica perfetta di piramide concava. E’ molto ricco di carbone attivo, che ne caratterizza il colore nero, ha una particolare salinità e consistenza ed effetti interessanti sulla salute. Il carbone attivo, infatti, è ampiamente utilizzato per contrastare gas e gonfiori addominali.

Rosso delle Hawaii: è il tradizionale sale da tavola di queste isole, dove viene chiamato alaea rouge. Prende il nome da un minerale naturale, un’argilla rossa di origine vulcanica che, durante l’essicazione al sole, si arricchisce di ferro. Si distingue per il gradevole sapore di nocciole tostate. Ha una vivace sapidità e un retrogusto leggermente ferroso.

Viola Kala Namak: è anche conosciuto come Sanchal. I suoi cristalli sono molto fini, ha un basso contenuto di sodio e per questo motivo non insaporisce quanto il comune sale da cucina. Ha un sapore delicato che persiste poco sui cibi cotti. Conferisce un caratteristico sapore frizzante se spolverato sulla frutta tagliata a fette.

Nero delle Hawaii: è ricco di elementi minerali della lava vulcanica e del carbone attivo (dalle proprietà disintossicanti), che vengono aggiunti al asale al momento dell’essicazione. Ha grani grossi e di colore nero come pece. Il sapore è amaro, secco e dal profumo deciso, leggermente solforico e con note di affumicato.

Rosa dell’Himalaya: è il sale più puro. Non è soggetto ad alcuna raffinazione ed è esente da contaminazioni ambientali, conserva così intatta la sua naturale ricchezza di calcio, potassio, zinco, rame, zolfo, antiossidanti e ferro.

Quali sono le corrette abitudini per un uso salutare del sale?

Ormai tutti sanno che il cloruro di sodio, o sale da cucina, se consumato in eccesso, ha effetti negativi sull’organismo. In particolare, sono le quantità di sodio a generare un incremento del rischio di sviluppo di malattie quali l’ipertensione e la ritenzione idrica. Diciamo incremento del rischio e non causa, perchè il nostro organismo, quando funziona perfettamente, è in grado di smaltire il sodio in eccesso.

L’importante è usarlo con moderazione; tradotto in termini di quantità, significa, non superare gli 8g di sale da cucina al giorno. Occorre tenere presente, ai fini del calcolo, anche di tutti gli alimenti lavorati e/o confezionati che lo contengono. Oltretutto, il desiderio di salare maggiormente i cibi deriva esclusivamente dal nostro palato, ciò significa che può essere rieducato gradualmente ad apprezzare cibi meno salati. Per facilitare l’impresa si può compensare tale limitazione esaltando la sapidità dei cibi con succo di limone, spezie, erbe aromatiche, aglio e cipolla.

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