Quello che mangiamo ci può curare

“Una buona dieta è l’arma più potente che abbiamo contro la malattia”. Questa frase che si trova nell’introduzione del libro The China Study è quella che più efficacemente riassume il senso di decenni di ricerche nel campo della nutrizione svolte da Colin Campbell. Professore emerito di biochimica nutrizionale alla Cornell University di New York, nel libro già diventato un cult tra gli studiosi della materia e non solo, Campbell racconta le sue scoperte sorprendenti sul legame tra alimentazione e salute.  Panorama.it lo ha intervistato in anteprima. Ecco cosa ci ha raccontato.

1) Alimentazione batte genetica: 1:0

Tutte le malattie cominciano dai geni ma non per forza finiscono con i geni. Tutti abbiamo un corredo genetico unico, che a volte comprende anche geni che funzionano male. L’alimentazione può tenere quei geni sotto controllo, per esempio evitando che siano espressi e che così facciano il loro danno.

2) Il cibo non solo previene, ma guarisce

Abbiamo tutti ormai la consapevolezza che una dieta sana può aiutarci a prevenire l’insorgenza di alcune patologie. Quello che io stesso sono stato sorpreso di scoprire è che un’alimentazione basata sui vegetali integrali è in grado di far regredire la malattia, quindi possiamo davvero usarla come medicina per far guarire le persone. Una dieta corretta riesce per esempio a invertire il decorso delle malattie cardiache.

3) I risultati di una buona dieta sono incredibilmente rapidi

Gli effetti si vedono nel giro di pochissimo tempo: anche solo una o due settimane di cambiamento di regime alimentare sono sufficienti per apprezzarne davvero i benefici. I dolori dell’angina o anche quelli legati all’artrite, per esempio, vanno via anche solo dopo alcuni giorni, man mano che il corpo si cura da solo.

4) Dire addio a carne, latte e uova

Gli effetti più eclatanti si vedono soprattutto quando si eliminano i latticini. Io sono cresciuto in una fattoria e ho sempre considerato il latte un alimento prezioso, indispensabile, alleato della salute. Tutte le mie ricerche mi hanno portato negli anni a ricredermi e ora sono convinto, all’opposto, che i latticini, la carne di qualunque tipo, le uova e anche i cibi industriali siano da eliminare dalla dieta. Le proteine animali ci sono sempre state presentate come nutrienti di qualità migliore rispetto alle proteine contenute nei legumi, ma questo non è affatto vero. Al contrario molte ricerche dimostrano che una dieta povera di proteine animali è il miglior alleato per la nostra salute.

5) Verdure, legumi e cereali integrali: un arcobaleno di salute

Fagioli, piselli, cereali integrali, vegetali colorati, che sono ricchi di antiossidanti: un’alimentazione che si basi su questi cibi può essere molto varia, includendo pasta, patate, pane integrale. E’ un modo di mangiare adatto a tutti e a tutte le età.

6) Superare la dipendenza

La verità è che nei paesi occidentali siamo così abituati a consumare cibi ricchi di grassi e zuccheri che ne siamo diventati in qualche misura dipendenti. Non c’è molta differenza con la dipendenza da nicotina o da altre sostanze. Allora può essere difficile cambiare modo di alimentarsi, perché all’inizio sentiamo la mancanza dei cibi che mangiavamo prima. Ma quando la dipendenza svanisce iniziamo a desiderare gli alimenti che ci fanno star bene.

7) La qualità è più importante della quantità

Limitarsi ad aggiungere le verdure a una dieta sbagliata può apportare qualche beneficio ma non è la chiave per una buon salute. Anche sulla quantità e sulle calorie si concentra fin troppo ed erroneamente l’attenzione del pubblico. Se si mangiano gli alimenti giusti la quantità non è più un problema: non si corre il rischio di esagerare perché è un regime alimentare che sazia. Quindi fa bene alla salute e contemporaneamente anche alla linea.

8) Le malattie si curano a tavola, cancro incluso

Diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, obesità, sono tutte malattie che una dieta corretta può sicuramente prevenire e anche curare, lo dimostrano decine di studi. Perfino il cancro è legato a quello che mangiamo e ne viene influenzato in modi che però rimangono ancora da chiarire del tutto. Proprio questo è un campo di ricerca molto promettente.

9) Integratori? No, grazie

E’ un peccato che le persone, soprattutto in America, credano che gli integratori alimentari, di vitamine e nutrienti, possano farle stare meglio, che siano buoni per la salute. In realtà non esistono evidenze scientifiche in tal senso e anzi in alcuni casi si è visto che possono perfino fare male. Di sicuro non prevengono le malattie di cuore né il cancro. Il problema è che spesso a consigliarli sono proprio i medici, che di nutrizione sanno poco.

10) La salute non è in vendita

Il mercato degli integratori costituisce un giro d’affari di 30 miliardi di dollari l’anno negli Stati Uniti. Dagli anni Settanta si possono acquistare al banco, senza bisogno di prescrizione, e questo ne ha fatto impennare le vendite. Anche quello dei farmaci è ovviamente un business enorme, per non parlare di quanto vale il comparto del junk food. Esistono colossali interessi economici che lavorano contro i reali interessi delle persone. E intanto i costi sanitari negli Usa e anche altrove sono enormi e in continua crescita. E’ risaputo che le aziende americane ormai spostano i lavori all’estero perché così non devono pagare l’assicurazione sanitaria ai dipendenti. Ora sappiamo che con la giusta alimentazione potremmo tagliare le spese sanitarie del 70-80%, ma è un’informazione che in pochi hanno interesse a far girare: gli alimenti non si brevettano e quindi non creano profitto.

11) Semaforo verde anche per i bambini

Venerdì a Vicenza molti altri ospiti porteranno le loro esperienze, tra essi ci sarà anche Patrizio Hermes Barbon, pediatra e nutrizionista, che da anni applica gli insegnamenti di Campbell su di sé e anche sui propri piccoli pazienti. E che per colmare la lacuna di conoscenza che c’è anche nel nostro paese su queste tematiche, organizza seminari nelle scuole e corsi di cucina per le mamme. “La rivalutazione di alimenti e ricette dimenticate”, spiega Barbon, “può salvarci al contempo dall’inquinamento e dalla malattia. E’ un mito che in età pediatrica non si possa fare a meno della carne e delle proteine animali. Io ho decine di pazienti che seguono un’alimentazione a base di soli vegetali e stanno benissimo, anzi non si ammalano mai. Bisogna tornare all’alimentazione delle nostre bisnonne per uscire dalla morsa di malattie che ci attanaglia”.

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