Evviva la gentilezza!

Oggi 13 novembre si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, ricorre infatti in questa data la giornata d’apertura della Conferenza del “World Kindness Movement” tenutasi a Tokyo nel 1997 e conclusasi con la firma della Dichiarazione della Gentilezza.

Obiettivo della giornata è incoraggiare a “guardare oltre noi stessi, oltre i confini dei diversi paesi, oltre le nostre culture, etnie e religioni – spiega l’associazione Gentletude – per renderci conto che siamo tutti cittadini del mondo e che, in quanto tali, abbiamo spazi e presenze da condividere, abbiamo dei luoghi pubblici da curare, degli animali da proteggere, un sistema da conservare e uomini da accogliere e valorizzare.”

Un’occasione quindi per  fare piccoli gesti “gentili” e guardare il mondo con occhi diversi. “La gentilezza, come un virus, coinvolge chiunque ne venga a contatto. Il 13 novembre è l’occasione perfetta per diffonderla”. E’ questo uno degli slogan scelti per lanciare la Giornata Mondiale della Gentilezza.

Tra i suoi promotori Gentletude Onlus, associazione che si batte per diffondere uno stile di vita all’insegna delle buone maniere, ma “non si tratta di gentilezza intesa solo come buone maniere – spiega Cristina Milani, del comitato direttivo della onlus – bensì come attitudine ad andare verso l’altro, a condividere, avere cura, pazienza e rispetto verso il prossimo, verso l’ambiente e gli animali.

“Se tutti noi nel nostro piccolo – prosegue Milani – ci sforzassimo a compiere qualche piccola azione gentile nei confronti dell’ambiente, come per esempio  effettuare la raccolta differenziata, risparmiare acqua ed energia elettrica o fare attenzione nell’acquistare il cibo, magari in questo pianeta, che adesso sta soffrendo, potremmo vivere più felici. Perchè l’obiettivo primario dell’essere umano è essere felice e quando si applicano alla vita di tutti i giorni dei piccoli atti di gentilezza ci si può avvicinare a questo traguardo“.

D’altronde è scientificamente provato che essere cortesi e ben disposti verso il prossimo fa bene al cuore: le probabilità di ictus e infarto aumentano infatti in coloro che hanno un temperamento aggressivo, come rivela lo studio condotto dai ricercatori del National Institute on Aging di Baltimora; ma non solo, una ricerca che proviene dall’University of Notre Dame (Usa) rivela inoltre che le persone più gentili sono meno soggette a licenziamenti, in quanto più gradevoli. La gentilezza dà anche ottimi risultati nel lavoro di gruppo, come dimostrato da Jonathan Bohlmann della North Carolina State University: un bravo capo che tratta i colleghi con equità, gentilezza e considerazione, ottiene infatti risultati migliori. “I dipendenti, per lavorare al meglio, devono respirare un clima di fiducia, rispetto ed equità – spiega il ricercatore – questo li rende orgogliosi di quello che stanno facendo. E quindi li spinge a lavorare di più”.

Ma non è solo nel mondo del lavoro che un comportamento improntato alla gentilezza si rivela vincente: insegnare a scuola la gentilezza fa bene ai bambini, che riscuotono così un maggior consenso e si rivela positivo anche per la comunità scolastica intera, contribuendo alla prevenzione del bullismo. A dimostrarlo uno studio condotto dalla University of British Columbia su 400 bambini tra i 9 e gli 11 anni di una scuola elementare di Vancouver, in Canada.

Celebriamo quindi la gentilezza non solo oggi, ma tutti i giorni dell’anno: faremo del bene agli altri, ma anche e soprattutto a noi stessi, poiché in un mondo aggressivo e competitivo, la gentilezza si rivela sempre più una risorsa vincente, una forza rivoluzionaria, in grado di cambiare il mondo.

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