Fruttarianesimo

La scelta Fruttariana è radicale, alcuni contemplano come frutta solo quella polposa, matura e con semi, altri addirittura preferiscono non arrecare danni alla natura e si cibano solo della frutta caduta dall’albero. Una decisione netta che non procurerebbe infelicità alla pianta né sofferenza, infine una parte della categoria preferisce frutti senza semi in quanto questi corrisponderebbero alla fase embrionale della pianta. La categoria infatti contempla molte differenti interpretazioni, come chi assume fagioli e piselli o legumi perché considerati frutta dal punto di vista botanico, oppure chi aggiunge alla dieta miele, cioccolato e olio EVO.

Origini della scelta

Secondo chi sostiene questa scelta alimentare l’origine del Fruttarianesimo giunge sin dalla prima apparizione dell’uomo sulla terra. Il primo pioniere in fatto di dieta Fruttariana fu il professore Arnold Ehret alla fine del 1800, già vegano si orientò verso questa scelta per debellare da se stesso una malattia dichiarata incurabile per quel periodo. La sua ricerca e l’esperienza diretta lo condussero alla guarigione. Gli studiosi sostengono che i nostri antenati primitivi erano fruttariani, vivevano sugli alberi e si cibavano di frutta succosa e polposa. La condizione nella quale vivevano non contemplava verdura né coltivazioni, tanto meno la caccia, la carne e il fuoco. Ogni uomo quindi nasce fruttariano e ciò, secondo la scienza e la teoria evoluzionista, verrebbe confermato dal tipo di dentizione in nostro possesso cioè identica a quella appartenuta all’uomo primitivo.

Secondo l’antropologo Alan Walker i nostri non sono denti predisposti per lacerare la carne, come i canini dei grandi felini, ma idonei per una masticazione solida ma equilibrata. Lo stesso apparato digerente in nostro possesso sarebbe più in sintonia con una dieta a base di frutta, confermata dal basso PH acido dello stomaco. Chi sposa questa scelta alimentare lo fa in modo consapevole e molto graduale, in quanto ancora più restrittiva della scelta vegana. Inoltre la presenza di popolazione in ottima salute che, oggigiorno, si nutrirebbero solo di frutta confermerebbero le qualità del Fruttarianesimo. Del resto la frutta è il primo alimento al quale approdiamo, sin da piccoli, e che a prescindere dalle diete rimane costante nella nostra alimentazione.

Fruttarianesimo e salute

Un’alimentazione composta solo da frutta contrasterebbe con i dettami imposti dalla società globale e del mercato. La frutta aiuterebbe a mantenere inalterati e in buona salute i livelli di glucosio nel sangue, facendo lavorare in modo corretto il pancreas. Inoltre è un ottimo toccasana per mantenere un peso costante e salutare, valori bassi di colesterolo e pressione. Del resto sin dalla nascita fino al primo svezzamento l’unico alimento con proteine è il latte, che passa da un valore proteico di 2% all’1,2% nella successiva fase di svezzamento. Il momento di passaggio è caratterizzato dall’introduzione di un alimento a pari valore proteico, in grado di fornire al corpo le stesse qualità per garantire una crescita costante e sana. Questo cibo è la frutta.

Secondo alcuni studi la crescita costante del corpo potrebbe avvalersi di un apporto proteico minimo ma indispensabile, una presenza atta a soddisfare gli equilibri fisiologici anziché stravolgerli. Non è un segreto che la crescita avvenga fino a 24 anni, per poi stabilizzarsi e passare alla fase di declino costante. Ma è anche vero che il nostro corpo è una macchina perfetta, che vive in salute ed equilibrio con un apporto energetico basso. L’alimentazione imposta dalla tradizione, dal commercio e dall’industria è in realtà un sovraccarico di energia utile solo a ingolfare la nostra macchina. I fruttariani sostengono che un’alimentazione accuratamente equilibrata sia la risposta, con un apporto proteico non eccessivo come quello della frutta. Non sono dello stesso avviso medici e centri clinici che colpevolizzano questa dieta dichiarandola povera di minerali come ferro, zinco, calcio e scarsa di Vitamine in particolare la B12. Secondo i medici un dieta restrittiva come la Fruttariana potrebbe creare carenze allarmanti, oltre a un problema di malnutrizione.

La scelta anticonformista del fruttariano potrebbe definirsi totale se si affidasse a una coltivazione casalinga, quindi biologica e più salutare. La frutta in commercio non sempre possiede i valori nutrizionali adatti a soddisfare le sue esigenze, oltre a mancare spesso di sapore e gusto. Ma per chi volesse informarsi su questo tipo di dieta potrà trovare dati interessanti sul sito di Fruttariani Italia, oppure Fruttalia, mentre per chi volesse sperimentare qualche ricetta consigliamo la lettura del blog di Tanya.
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