Migliorare i disturbi del sonno

C’è chi fa fatica ad addormentarsi, chi non riesce a mantenere un sonno continuo e rimane sveglio nel pieno della notte, chi si risveglia troppo presto e chi non si sente riposato nonostante dorma a sufficienza.

Secondo l’Associazione italiana di medicina del sonno (Aism), sono 12 milioni gli italiani che soffrono di insonnia e hanno difficoltà a godere di un riposo ristoratore, essenziale per mantenere l’equilibrio psicofisico. “L’insonnia è una vera e propria malattia, più o meno grave, che può ripercuotersi in modo negativo sulla salute e sulle attività del giorno successivo: causa carenza di memoria, irritabilità, difficoltà di attenzione, fa diminuire il rendimento scolastico e sul lavoro, incide sulla qualità della vita, aumenta il rischio di sviluppare depressione e altre malattie psichiche”, afferma Mario Giovanni Terzano, docente di Neurologia all’Università di Parma e coordinatore del Progetto Morfeo dormiresano (www.morfeodormiresano.it). “Le ore di riposo e la qualità del sonno sono soggettive e possono cambiare in base all’età, all’attività sociale e alle abitudini di vita”, precisa Terzano. “Occasionale o duratura nel tempo, l’importante è non sottovalutare l’insonnia, non affidarsi a ‘cure fai da te’, ma rivolgersi al proprio medico”. Per questo motivo l’Aism e i medici della Società italiana di medicina generale hanno messo a punto una guida pratica per la gestione dell’insonnia con l’intento di diffondere la cultura sui disturbi del sonno e il loro impatto sulla vita quotidiana.
Ecco le regole che aiutano a trascorrere una buona notte:

1. Andare a dormire e alzarsi alla stessa ora, anche nel weekend e indipendentemente da quanto si è dormito.
2. Se ci si sveglia prima dell’orario stabilito, alzarsi e iniziare la giornata. Evitare di rigirarsi nel letto.
3. Andare a letto solo quando si è assonnati.
4. Se non si riesce a dormire, è preferibile non rimanere a letto, ma alzarsi e dedicarsi ad attività rilassanti (leggere un libro, guardare la televisione…).
5. Usare il letto solo per dormire. Evitare quindi di sdraiarvisi per leggere, studiare, giocare.
6. Cercare di rilassarsi prima di coricarsi, per esempio, facendo un bagno caldo (non la doccia che, invece, ha un effetto stimolante) oppure bere bevande a effetto rilassante (latte caldo, camomilla, infusi a base di erbe…).
7. Se si ha fame all’ora di andare a dormire, mangiare qualcosa di leggero. Evitare cibi ricchi di grassi e proteine.
8. Dormire in un letto comodo, in una camera lontana da rumori né troppo calda né troppo fredda.
9. Mangiare a orari regolari, evitando pasti abbondanti in prossimità del sonno. Nel caso, preferire i carboidrati.
10. Svolgere con regolarità un’attività fisica durante il giorno, soprattutto di pomeriggio. In orari serali può avere effetti eccitanti.

Giovanna Caldara

Fonte: http://www.psychologies.it

Bibliografia