Earthbag home – Case fatte con sacchi di terra

Earthbag significa sacco di terra (a volte chiamato sacco di sabbia) è allo stesso tempo vecchio e nuovo. Sacchi di sabbia sono stati a lungo utilizzati, in particolare dai militari per la creazione di forti barriere di protezione, o per il controllo delle inondazioni. Le stesse ragioni che li rendono utili per queste applicazioni nelle creazioni di alloggi: le pareti sono enormi e sostanziali, resistono a tutti i tipi di maltempo (anche a proiettili e bombe), e possono essere costruiti in modo semplice e veloce con componenti facilmente reperibili . Attraverso esperienze costruttive, ultimamente è in uso una tipologia di sacchi fatti in rete polimerica (tipo quelli usati per imbustare le patate) per efficienza in resistenza e durata. In elenco mediamente, in relazione alle tipologie e disponibilità delle materie da utilizzare, questi sacchi o tubolari a rete sono riempiti basilarmente da:

  1. 1-1,3 unità: fango argilloso (con un 20-30% di argilla);
  2. 0,5-0,7 unità: graniglie/sabbie/polveri minerali/cristalline (calce, grassello di calce, gesso, polveri di pietra da cantiere/cava/riciclata, calcarea/marmorea, allume di rocca, ect.) e sabbie/polveri/ceneri sopratutto a base silicea e/o carboniosa derivanti anche da processi di combustione (carbone industriale, pirolitico, ceneri da piante silicee, pomice, scarti polveri da processi metallurgici, ect..);
  3. 1-1,2 unità legante cellulosa organica come la carta e/o cartone triturato, riciclato;
  4. 0,5-0,7 unità: fibre, scarti legnosi/vegetali ed alimentari triturati/polverizzati di origine agricola, forestale, commerciale ed industriale oltre a possibili leganti liquidi/polveri chimiche/minerali (potature, vigne, canne, paglie ed erbe secche, pigne/aghi di pino ed elementi forestali similari, sugheri e cortecce, scarti di lavorazione di cereali e di altre fibre alimentari, letami e peli/capelli animali ed umani, cloruro di magnesio che normalmente è abbinabile all’ossido di magnesio con un pizzico di fosfato solubile);
  5. 0,05-0,2 unità: addittivi/attivatori/catalizzatori e microrganismi efficienti salini/alcalini (grassello di calce, carbonato di calcio, ossido di magnesio, ossido di zinco ed opportune aggiunte combinate con borace, soda caustica, fosfati, ammoniaca, ect.)

Normalmente le realizzazioni vengono realizzate in forme curve come per esempio le cupole di vario formato dato che offrono la migliore resistenza meccanica ed ottenendo strutture cementificate/pietrificate interamente monolitiche o a più blocchi modulari collegati che offrono il massimo delle resistenze meccaniche a prova di eventi climatici e tellurici estremi.

Una volta creato le fosse perimetrali, riempite di inerti pietrosi, ghiaiosi, vetrosi e/o di altri opportuni inerti riciclabili, viene realizzata una prima fila o corso di sacchi o tubolari in rete riempiti sopratutto a base di inerte pietrosa/minerale con i relativi leganti ed addittivi cementizi x evitare in sicurezza l’umidità dal basso.

Successivamente, dalla seconda fila o secondo corso in poi, i sacchi o tubolari vengono riempiti con i rapporti medi sopracitati (ex: 1 parte di fango argilloso, 0,1 parti di calce, 0,1 polveri di marmo, 1,5 polpa di carta riciclata, 0,1 di grassello di calce, 0,05 di carbonato di sodio, 0,01 di microrganismi efficienti) formando le pareti curve con la sovrapposizione in successione di una fila di sacchi/tubolari una dopo l’altra da compattare sulla superficie prima di creare ogni successiva fino a chiudere in cima completando la struttura cupolare prevista (normalmente le file sono realizzabili anche senza l’ausilio di semplici impalcature anche se possono essere opportune).

Le eventuali intonacature naturali possono avere rapporti diversi di miscelazione per esigenze strutturali ed estetiche oltre ad essere applicate direttamente sulle pareti formate dai corsi consolidati.

In merito alle aperture come porte e finestre possono essere realizzate a tutta fantasia e direttamente senza supporti e quadrature da realizzare data la lavorabilità della materia/impasto ottenuta per la struttura stessa.

I tempi di consolidamento sono in funzione alla tipologia e miscelazione delle materie selezionate e variano da qualche ora ad una giornata o poco più e possono essere accelerati con eventuale fiammature da combustioni pirolitiche posizionate all’interno dell’abitazioni opportunamente richiuse parzialmente per una migliore resa di infiammatura o riscaldamento che permette un’accelerata evaporazione dell’acqua ed una aumentata efficienza sulla resistenza meccanica stessa.

 

http://ecocreando.weebly.com/