L’importanza della prima impressione

Colloquio-di-lavoro-prima-impressioneNon c’è mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione!

Quanto ci vuole a giudicare gli altri? E’ vero che il linguaggio del corpo forma la prima impressione? E’ vero che la prima impressione è quella che conta?

La risposta a queste domande è sorprendente. Bastano 7 secondi…i primi 7 secondi…un attimo…un battito di ciglia.Beh, è un po’ come il cibo! Quanto ci vuole a capire se ci piace? Basta un boccone.

Ecco che il primo fondamentale giudizio è così formulato: MI PIACE/NON MI PIACE

Ma come si forma questo velocissimo giudizio? I segnali del linguaggio del corpo sono fondamentali. La comunicazione non verbale viene colta e velocemente interpretata, soprattutto a livello inconscio. Quella persona non ti piace, ma non sai perché? E’ una “questione di pelle”? Fatti questa domanda: quali segnali del linguaggio del corpo ho colto e non mi sono piaciuti?

È chiaro, che il giudizio è un po’ affrettato, è più che altro un’intuizione basata sulla comunicazione non verbale. Infatti è un’operazione che avviene inconsciamente. Tutti noi, con un enorme computer interiore di cui spesso non abbiamo coscienza, elaboriamo migliaia di dati che provengono dall’aspetto del nostro interlocutore e dal suo linguaggio del corpo. Da tutta la sua comunicazione non verbale.

Siccome in questo processo velocissimo c’è una partecipazione importante delle nostre emozioni, dei pregiudizi, delle esperienze precedenti ecc., ecco che il computer inconscio non è infallibile. Esso può essere disorientato, e il nostro primo giudizio “affrettato”.

Contemporaneamente poi, anche l’altro ci sta valutando, e con gli stessi nostri criteri.Pensa che per cancellare una cattiva prima impressione ne servono almeno 7 positive!

Molto spesso la prima impressione ci dà informazioni errate, perché il nostro cervello ha bisogno di essere rapidissimo, non può soffermarsi sulle sfumature del linguaggio del corpo, ma deve essere drastico, deve mettere la persona che i nostri occhi stanno valutando dentro una categoria: BUONO/NON BUONO, BELLO/BRUTTO, ONESTO/DISONESTO …e via dicendo.

Cosa fare allora? Proviamo ad individuare una serie di attenzioni che potremmo avere per “pilotare” la nostra comunicazione non verbale. In pratica, con un po’ di controllo sul nostro linguaggio del corpo, le possibilità di fare una prima impressione positiva aumentano in modo esponenziale.

L’importanza di tutto ciò è evidente. Un colloquio di lavoro, l’incontro con un possibile cliente, la nostra attività di seduzione e corteggiamento verso la persona che ci attrae e che vorremmo conquistare…

Quindi ecco un breve manuale della comunicazione non verbale e del linguaggio del corpo per una prima impressione efficace.

1. Ciò che colpisce all’istante è lo sguardo e il sorriso. Un volto sorridente, aperto e solare è positivo. Evitare la fronte corrucciata e le labbra serrate. Lo sguardo che piace è quello dato da occhi che si soffermano nei tuoi per il tempo che ci vuole a scoprirne il colore.

2. L’aspetto generale, la cura del corpo, dei capelli, del trucco, della barba, dell’abbigliamento. Se arrivano segnali di trascuratezza, il messaggio è di scarsa igiene, non piace.

3. La postura: allungare la colonna vertebrale, posizione eretta, testa alta, movimenti morbidi, gestualità aperta, niente braccia e gambe incrociate. Apertura ad accogliere.

4. Stretta di mano: Questo è un momento delicato, c’è un contatto con l’estraneo! Da evitare la stretta “tritaossa” o il “pesce morto” o addirittura a “shaker” con entrambe le mani. La stretta di mano deve risultare aperta, decisa, amichevole.

5. E visto che contemporaneamente interviene anche la voce con la presentazione, facciamo attenzione al nome, memorizziamolo. Non c’è niente di più bello che sentirsi chiamare per nome. E il nostro nome l’abbiamo comunicato bene? Evitiamo di dirlo sovrapponendolo all’altro. Prima “ascoltiamo” il suo, poi scandiamo il nostro.

Il giudizio viene formulato su questi elementi dellinguaggio del corpo, che valutano la fiducia, la cordialità, la simpatia, in sostanza ciò che ci piace condividere. Attenzione, è esattamente quello che gli altri ricercano in te!

Una curiosità interessante sulla prima impressione: sai quanto impiega il nostro cervello per capire che una persona ci piace? 150 millisecondi, cioè 15 centesimi di secondo… un fulmine! Sarà per questo che si parla di colpo di fulmine? Infatti, nell’arte seduzione, il linguaggio del corpo femminile e maschile è quello che fa la differenza!

Quindi quando il nostro cervello deve pensare razionalmente, cerchiamo dei segnali della comunicazione non verbale altrui che ci rassicurino non solo sull’attrattività sessuale, ma anche sulla simpatia, l’intelligenza, la credibilità.

E allora pensiamo sempre alla prima impressione, alla potenza del sorriso e a tutte le altre armi che il linguaggio del corpo e la comunicazione non verbale ci mettono a disposizione per fare colpo sugli altri, maschi o femmine è indifferente!

Fabiola Sacramati Paolo Sciamanna

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