Perché siete single?

alice_by_drworm

In linea di massima esistono due tipi di single : quelli per scelta e quelli per necessità. Non è detto che gli appartenenti ai due gruppi abbiano sempre un’idea chiarissima riguardo alle proprie intenzioni, e senza dubbio c’è spesso un certo grado di ambiguità, ma di solito è possibile suddividere la maggior parte delle persone nella categoria dei “volontari” o degli “involontari”.

Potrebbe sembrare superfluo includere  i single volontari, perché dopotutto, sono stati loro a deciderlo: evidentemente sono piu felici così che in coppia. Eppure questo non è necessariamente vero, in quanto scegliere di stare da soli può esere (anche se non dovrebbero) un modo di chiamarsi fuori dal gioco. Aver fallito in una relazione può indurre a ritirarsi in se stessi e rifiutarsi di provare di nuovo.

Questo però non è un modo molto costruttivo di affrontare un problema. E? come dire: “siccome non posso avere una cosa, non la voglio”, e accontentarsi di un ripiego. Il problema di questo approccio è che non si possono rinnegare molto a lungo i propri bisogni senza subirne le conseguenze. E’ inutile fingere di aver rinunciato alle relazioni intime, che magari costituiscono invece un pensiero dominante.

Coloro che hanno vissuto una rottura traumatica assumono spesso un atteggiamento alla “volpe e l’uva”, salvo poi accorgersi che questo non li rende certo piu’ felici né riflette i loro reali sentimenti. Se vi costringete a essere single, prima o poi ne pagherete il prezzo. Avrete il cuore amareggiato e indurito e vi priverete del calore e dell’intimità offerti dalla compagnia di una persona che vi ama.

Questo non significa che non esistano autentici single volontari. Decidere di starsene soli per un periodo può essere una scelta attentamente ponderata: prendersi un po’ di tempo per se stessi e per capire cosa si vuole dalla vita. In simili casi è utilissimo stare da soli, per permettersi di riflettere sulle cose in maniera piu’ indipendente.

Per quanto possa essere un processo di una certa durata, di solito queste persone dopo un po’ tendono naturalmente ad aprirsi ad altri rapporti; in altri termini non sono single fanatici, ma al tempo stesso non sono nemmeno alla disperata ricerca di una relazione. Questo è ovviamente l’ideale: essere ugualmente felici sia da soli che con un partner.

Purtroppo la maggior parte dei single rientra nella categoria degli “involontari” che trovano difficile vivere da soli. Nello stesso modo in cui i tipi amareggiati alla “volpe e l’uva” usano il celibato come una difesa, i single involontari vedono i rapporti come un rifugio che permette loro di sfuggire i rischi di una vita per conto proprio.

Inutile dire che si tratta di un buon punto di partenza per costruire un rapporto, in quanto i “coppia-dipendenti” si limitano a usare il partner per evitare di prendersi la responsabilità della propria soddisfazione e del proprio benessere. Scaricano inveceil fardello sulle spalle del partner, che diventerà automaticamente il colpevole quando le cose andranno male.

Tratto da:  Single è positivo

Di Vera Peiffer