Vivere in spazi verdi

Vivere in spazi apertiUna passeggiata all’aria aperta in un parco o in un bosco fa subito venire in mente la parola benessere. Ma una ricerca dell’Università di Glasgow svela qualche cosa di più: fra  le persone che vivono in aree verdi c’è una minore incidenza di malattie cardiache e di ictus. In poche parole secondo gli esperti abitare vicino a uno spazio verde riduce la percezione dello stress e invoglia a una maggiore attività fisica. Una serie di condizioni che diminuiscono in modo drastico le possibilità di avere un infarto.

Lo studio, ha analizzato il numero di morti in aree suburbane e urbane dal 2001 al 2005, considerando anche la posizione sociale delle persone. Gli studiosi hanno rilevato che anche i residenti in aree povere, con un reddito molto basso, avevano condizioni di salute migliori. Il maggiore benessere era collegato alla presenza di spazi verdi nell’area di residenza. Si può dunque dire che se un individuo vive in una zona con più giardini e parchi  ha maggiore possibilità di non ammalarsi.

In passato altre ricerche avevano già suggerito come il contatto con gli spazi verdi aiutasse a ridurre la pressione arteriosa. Inoltre un ambiente verde è utile anche nella riabilitazione, favorendo un recupero più veloce dopo un’operazione chirurgica.

“Un piccolo parco nel cuore delle città – concludono i ricercatori di Glasgow – , anche se incastrato tra asfalto e smog è un potente livellatore sociale in grado di ridurre le disparità fra persone appartenenti a classi sociali diverse”.

Stare all’aria aperta, occuparsi di un animale, passeggiare in un bosco o coltivare un proprio giardino sono attività da tempo considerate rilassanti e consigliate, per fuggire allo stress e al caos della vita quotidiana.

Ma ora pare che il contatto con la natura possa avere proprietà curative vere e proprie e secondo alcuni essere considerate terapie alla stessa stregua di farmaci o terapie chirurgiche.

Chi ha contatti stretti e frequenti con gli animali e la natura in genere, sarebbe più protetto dalle malattie e guarirebbe prima.

In uno studio americano su un giornale medico, si dimostra che in ospedale i pazienti chirurgici con le finestre della stanze che guardano su alberi e prati hanno un’ospedalizzazione più breve, necessità di minori quantità di analgesici e sopportano meglio i disagi del postoperatorio, rispetto a quelli con le finestre che affacciano su un muro o un parcheggio.

Anche i carcerati che riescono a vedere dalle finestre delle loro celle un panorama verde invece di sole sbarre e muri avrebbero una migliore salute dei loro colleghi di reclusione con finestre con vista sul cortile dell¿istituto: lo dimostrerebbero il minor numero di visite dal medico richieste da chi può godere di un paesaggio più naturale.

La causa scientifica di queste differenze dello stato di salute è per ora sconosciuta, però aumentano le osservazioni sui benefici effetti dell’interazione con la natura in senso lato.

Già si sa per esempio, che un animale domestico può essere di aiuto per migliorare lo stato psicofisico e mentale delle persone sole, anziane, anche di quelle affette da demenza senile.

Servono ancora altri studi e tempo per capire il perché di tali effetti salutari. Forse il segreto potrebbe essere nascosto nel nostro cervello e nella liberazione di sostanze salutari in condizioni di benessere psichico.

Fonte: http://integratori-shopping.com/integratori-benessere/?p=9