Il sonno ci rende più belli e attraenti

Quando dormiamo bene siamo, agli occhi degli altri, più belli e attraenti. Uno studio svedese lo dimostra in modo scientifico.
Quella che può essere una sensazione propria di benessere dopo una soddisfacente notte di sonno è visibile anche a chi ci guarda. La curiosa ricerca è stata condotta da John Axelsson dell’istituto Karolinska di Stoccolma, che ha chiesto a un gruppo di 65 volontari di giudicare il volto di 23 persone dai 18 ai 31 anni in due occasioni, dopo una notte in cui avevano dormito bene e dopo una nottata di poco sonno. I risultati dell’indagine sono stati pubblicati sul British Medical Journal.

I ricercatori hanno fotografato i volontari in due giorni diversi, alla stessa ora, tra le 2 e le 3 del pomeriggio. In occasione della prima foto ai volontari era stato chiesto di concedersi una notte di sonno normale, per la seconda foto invece dovevano aver dormito aver dormito poco. Quindi le 23 persone sono state fotografate una volta da riposati e poi da stanchi. Tutti sono stati ritratti rigorosamente senza trucco e con i capelli sciolti.

Inoltre i volontari non avevano bevuto alcool nei giorni precedenti l’esperimento e nessuno di loro era fumatore. Le immagini sono poi state sottoposte all’osservazione di una giuria di 65 persone. I giurati dovevano decretare quali volti risultassero più salutari e attraenti e quali meno. Ovviamente i volti dei riposati erano più belli degli stanchi.
Ma vediamo quali sono le regole affinché il nostro riposo notturno sia veramente ristoratore. Il sonno infatti può diventare una vera e propria terapia per diminuire l’ansia e l’affaticamento della vita quotidiana.

– Bisogna cercare di essere il più possibile regolari per quanto riguarda gli orari in cui si dorme e preferire le ore notturne perchè durante la notte la temperatura corporea si abbassa favorendo il sonno profondo.

-La camera da letto deve essere vista come un luogo di riposo e non deve diventare un salotto per guardare la tv o una sala da pranzo per pasti fugaci.

– È normale, soprattutto se è capitata una situazione particolare, passare ogni tanto una notte tormentata. Quando però gli episodi di ansia notturna diventano troppo frequenti o immotivati, allora è necessario rivolgersi ad un medico per evitare che il disturbo diventi cronico, peggiorando ulteriormente le nostre ore di riposo.

– I videogiochi prima di dormire disturbano il sonno e riducono le capacità di apprendimento che invece dovrebbero essere massime durante il sonno, quando il cervello rielabora le informazioni ricevute durante il giorno. Secondo uno studio dell’Università di Colonia anche film movimentati potrebbero avere un effetto simile.

– Non bisogna mangiare troppo prima di dormire perché un affaticamento dell’apparato digerente può causare problemi di insonnia. Oltre a questo bisognerebbe evitare per evidenti motivi le sostanze eccitanti come caffè, tè, cola e anche il fumo che provoca la secrezione di adrenalina che interferisce col sonno. Al contrario invece sembra che dormire poco favorisca l’aumento di peso.

– Anche la temperatura è importante per un sonno ristoratore. Quella ideale è intorno ai 21 gradi. Una temperatura più bassa aumenta il tempo impiegato per addormentarsi e diminuisce il sonno rem durante il quale entra in funzione il sistema di termoregolazione dell’organismo. Il caldo invece tende a diminuire le fasi di sonno lento e profondo, cioè quelle che garantiscono un maggior ristoro fisico.

L’umidificazione della stanza deve essere tra il 50 e il 60%. Un’aria troppo secca irrita le vie respiratorie favorendo faringiti e malattie infettive. Per aumentare l’umidità della stanza basta usare le apposite vaschette d’acqua per i caloriferi, oppure un umidificatore.

– L‘igiene del materasso non va trascurata poiché esso può diventare un ricettacolo di germi e acari. L’ideale è un materasso in materiale anallergenico, da lavare con frequenza, che si adatti alla forma del corpo, quindi non troppo duro né troppo morbido. Bisogna anche usare il cuscino, ma solo per mantenere la testa leggermente rialzata.

Fonte: http://italiasalute.leonardo.it

Bibliografia