Vita di coppia

Crescere insieme nel rapporto di coppiaLa coppia, Gioie e dolori della vita di coppia, innamoramento, odio, tradimenti. Ne abbiamo parlato con la D.ssa Mazzilli – psicologa e psicoterapeuta – cercando di porle alcune delle domande sulla coppia che più spesso ci vengono inviate dalle nostre lettrici.

L’innamoramento. C’è che dice che l’innamoramento sia una fase quasi ‘patologica’, durante la quale si possono fare cose, prendere decisioni, che in condizioni ‘normali’ non prenderemmo. È così, almeno in parte? Cosa è l’innamoramento dal punto di vista dello psicologo? E’ affascinante pensare che ogni giorno incontriamo continuamente, al lavoro, al supermercato, persone che ci restano completamente indifferenti e che dimentichiamo rapidamente mentre, come per una magia, una in particolare si intromette prepotentemente nella nostra anima in un turbinio di emozioni che comunemente siamo abituati a chiamare innamoramento. Non importa la differenza d’età, il ceto sociale, il colore della pelle, l’attrazione amorosa ha la meglio su tutto come se il mondo intorno diventasse muto e a parlare fosse solo questa “persona speciale”.

Anche se ogni rapporto sembra nascere da una serie di coincidenze fortuite, ogni partner è già predisposto, a livello inconscio, a quel particolare incontro, incontra ciò che nel suo inconscio esiste già. Freud diceva che “trovare l’oggetto del desiderio, in realtà, vuol dire solo ritrovarlo”.

L’altro ci sembra così “familiare”, è come se ci si conoscesse da sempre e la scelta non è mai casuale: siamo attratti da quei modi di fare e di essere dell’altro che ci riconducono profondamente al primario rapporto d’amore con le figure genitoriali. Ognuno di noi è predisposto a riprodurre o al contrario a fuggire questa relazione primaria che ci ha segnato profondamente. La cosa interessante è che desideriamo qualcuno che rassomigli a ciò che vorremmo essere, come se fosse un riflesso di un’immagine positiva di noi stessi.

Una idealizzazione, (a volte una “sopravvalutazione”) del partner, una sorta di eccitazione irrefrenabile che scioglie l’ansia. Si crea così una fusione con l’altro e il confine tra l’Io e il Tu tende ad annullarsi: si diventa così “una cosa sola”. Chi non riesce a vivere questa euforia iniziale generalmente è sopraffatto dal timore di essere soffocato all’interno della relazione. Inoltre potremmo essere attratti da qualcuno che ci ricorda nostro padre o nostra madre, o meglio l’immagine che di loro abbiamo introiettato nell’inconscio: siamo attratti cioè dagli oggetti d’amore del passato che non possiamo più avere e dal desiderio inconscio che il partner ideale ci permetta di godere ancora ciò che ci hanno dato.

Come riusciamo a capire che è amore? Molti sono convinti che la fedeltà possa essere un elemento indispensabile, ma essa dipende dal temperamento della persona, riguarda la nostra etica, il rapporto con noi stessi, con il nostro corpo e la nostra mente. Altri sostengono di identificare l’amore vero dall’esistenza di attrazione sessuale, ma l’esperienza ci suggerisce che l’attrazione sessuale può finire e l’amore resistere nel tempo. La stima? Il rispetto? Importanti ma forse hanno poco da spartire con l’innamoramento. Innamorarsi vuol dire entrare in uno stato d’animo che sconvolge, che turba, che può creare ansia, rossori, palpitazioni, può far cambiare abitudini, modi di pensare, comportamenti.

Come capiamo quando siamo veramente innamorati? Quando dedichiamo tutte le energie nel tentativo di capire quale posto ognuno di noi occupa nella vita dell’altro e non riusciamo più a vivere se non abbiamo il partner al nostro fianco, quando cerchiamo continuamente le prove reali del fatto che ci ama, quando sentiamo forte la sua mancanza, e diventa l’unico che può colmare quel vuoto con la sua presenza. Essere innamorati vuol anche dire svegliarsi con quella sensazione di felicità e così anche avvenimenti come andare a lavoro o affrontare un esame difficile all’università acquisiscono un valore differente.

Si parla di coppia e chiaramente di intendono due persone. Ma siamo davvero monogami? O la monogamia è in un certo senso determinata dalla cultura occidentale e magari rafforzata dalla religione che la nostra cultura ha prodotto? E il tradimento? L’infedeltà è un evento molto doloroso che distrugge il patto di fiducia tra i due amanti, sconvolge gli equilibri che tenevano in piedi la coppia. Gli etologi sostengono che il maschio è istintivamente portato ad avere più rapporti per propagare la specie; per la psicoanalisi l’uomo ha bisogno di verificare continuamente la sua efficienza sessuale. La domanda arcaica che nasce da piccoli è: il mio pene funziona bene? I cosiddetti “traditori seriali” sono uomini profondamente insicuri e, con il continuo tradimento, cercano disperatamente la risposta a quel quesito che racchiude in sè un’angoscia più profonda, derivante dal confronto con la figura paterna idealizzata. Il tradimento è strettamente collegato ad una sofferenza: non è facile tradire senza somatizzare, senza provare ansia o senso di colpa.

Si ringrazia la Dott.ssa Mariacandida Mazzilli, psicologa, psicoterapeuta
www.psicologiadonna.it

Fonte: http://www.margherita.net

Bibliografia

Per una Felice Vita di Coppia

La Relazione di Coppia

Psicologia della Coppia: Attrazione e Amore